mercoledì 6 novembre 2013

Uscita didattica Villa Annoni Cuggiono

 Il Parco di Villa Annoni di Cuggiono è un bell’esempio di parco  neoclassico lombardo. Si estende su una superfice di oltre 23 ettari (23.000 metri quadrati) che lo porta ad essere il secondo il secondo parco recintato più grande della Lombardia dopo quello della Villa Reale di Monz. Riveste una notevole importanza da un punto dal punto di vista del valore architettonico, botanico e storico-culturale. Il giardino paesistico, l'orto e il frutteto, i campi coltivati; disegnati da filari e il vigneto sulla collina, il tutto incorniciato da un bosco naturale, partecipavano alla composizione estetica del parco che intendeva proporsi a modello del paesaggio che lo circondava.

Il depliant del parco


Il laghetto a metà del canocchiale prospettico
Lezione di storia dei giardini .... nel giardino
la zona del giardino all'italiana
la zona del giardino all'italiana

Particolare dei meli selvatici che compongono una quinta
Il roseto e le siepi di bosso
La villa
Il laghetto

Il bosco perimetrale
Il vigneto

Nella zona agricola

I fossi adacquatori nella zona agricola
Il tempietto neoclassico al termine del canocchiale prospettico

La casa dei caprioli


giovedì 17 ottobre 2013

Il progetto


Arcipelago  Urbano: nomen omen, il nome è un presagio


Fondazione Enaip Lombardia – Centro Servizi Formativi di Busto Arsizio ha elaborato questa proposta con l’obiettivo di sperimentare percorsi didattici ed educativi volti alla diffusione dei principi della salvaguardia e per la promozione della biodiversità. Il progetto vuole accrescere la consapevolezza dell’importanza che la qualità ambientale riveste per la vita di ogni cittadino e,nel contempo, rendere partecipi gli allievi ad azioni di miglioramento e sviluppo della stessa.

Nel titolo la sintesi di un’idea progettuale. L’arcipelago è il luogo della frammentazione e, contemporaneamente, un luogo che unisce e raccoglie in un’identità definita storie a volte intrecciate, a volte distanti e ricche di specificità, oscillanti tra il rapporto e il legame da costruire ed il desiderio di costruire isole felici.  E’ la metafora di un territorio frammentato dove, nel mare dell’urbanizzato, sono racchiuse isole verdi, con la loro vera o presunta ricchezza di biodiversità. La rete di queste aree aperte e libere, dove il suolo è utilizzato per agricoltura e natura, rappresenta una opportunità di riconoscimento di sé e del paesaggio. Il paesaggio è al centro della trasformazione umana del territorio, il paesaggio come elaborato di civiltà e necessità biologica della natura. Non sono più sufficienti interventi di tutela è necessaria una consapevole capacità creativa di considerazione degli spazi, dei valori naturali e delle necessità umane. Individuare l’equilibrio ecco la vera sapienza oggi necessaria.

Rappresenta idealmente la condizione dell’adolescente oscillante tra l’io e il noi, tra la condizione di isolamento ed il desiderio di appartenenza. Ma è anche la metafora della condizione del docente e del suo sapere disciplinare necessariamente unico ma incompleto, parziale, incapace di rappresentare la complessità del mondo, se non coinvolto e integrato nella relazione interdisciplinare e in una visione più ampia.

Ma è anche il sogno che vorremmo veder realizzato.

Differenze, unicità riunite da legami di reciproca interdipendenza. E’ l’immagine della cittadinanza che costruisce nelle relazioni la cura di una comunità, fatta di luoghi e di persone. Un luogo abitato responsabilmente dove il cambiamento è agito e non solo supinamente subito. Ed è un luogo bello e ricco di biodiversità, animale vegetale e umana, partendo dall’idea, che è nella presenza e nell’incontro delle differenze che si può rintracciare la fecondità. La mancanza di conoscenza è il vero ed essenziale problema che incentiva degrado e abbandono.

Oggetto dell’intervento sarà la promozione della biodiversità vegetale ed animale. Una delle possibili “piste” di lavoro che verrà offerta agli allievi  sarà orientata alla diffusione in aree verdi pubbliche e private di varietà vegetali autoctone ed atte a fornire rifugio ed alimento alla fauna.